giovedì 28 luglio 2011

UN SOLO EURO PER LA CASA DI GIULIETTA

L'assessore all'edilizia pubblica, Vittorio Di Dio, ha rilanciato l'idea del biglietto d'ingresso (1 euro soltanto) per la Casa di Giulietta. Un prezzo irrisorio che l'amministrazione potrebbe utilizzare a favore delle numerose opere necessarie per la città, ma molti stranamente si oppongono.
http://www.larena.it/stories/Home/274177_casa_di_giulietta_torna_lipotesi_del_pedaggio/

mercoledì 27 luglio 2011

USCITO IL NUOVO NUMERO DI MOVIMENTO

Uscito il nuovo numero di Movimento, il periodico della Destra Sociale Veronese. Per averne una copia in .pdf scrivere a movimento_verona@libero.it

martedì 26 luglio 2011

LA DESTRA SOCIALE IN AZIONE

Questa mattina “Il Popolo di Roma – Destra sociale” ha dato il via alla riqualifica dei giardini siti tra Via Aristide Carabelli e Via di Isole del Capo verde. “Come promesso stamattina, nonostante la pioggia, dalle 09:30 ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo pulito il Giardino Alberto Giaquinto. Con nostro immenso piacere abbiamo riscontrato il favore dei residenti che, stanchi del degrado della zona (non solo dal punto di vista ambientale ), si sono subito mostrati favorevoli nei riguardi dell’iniziativa e dichiarati pronti a sostenere a gran voce la nostra battaglia per la riqualifica di questi spazi.” Sono queste le parole della portavoce locale del movimento Carlotta Chiaraluce che conclude:”Da settembre partiremo con una raccolta firme proprio per sollecitare l’amministrazione municipale e gli uffici giardini e decoro urbano di Roma a prestare maggiore attenzione a questi spazi verdi che versando in uno stato di totale abbandono non sono neanche godibili dai cittadini del XIII.”
http://pdrostia.org/2011/07/24/e-partita-la-riqualificazione-dei-giardini-fra-via-a-carabelli-e-via-c-casana/

lunedì 25 luglio 2011

GRANDE FEDERICA!

La campionessa azzurra, che da anni si allena a Verona, ha vinto l'oro ai mondiali di Shanghai dominando la finale in 4'01"97, che ha concluso con un vantaggio abissale (2"04) sull'argento, la campionessa olimpica britannica Rebecca Addington, bronzo alla francese Camille Muffat.
«Sono felice, non so nemmeno cosa dire. È successo tutto così in fretta da quando siamo arrivati qui a Shanghai», sono state le prima parole di Fede a gara terminata. «Sapevo che quella era la gara da fare. Sto ritrovando piano piano quelle sensazioni che non provavo più da quasi due anni. Ho riconfermato quanto fatto a Roma 2009 e sono contenta anche per il modo di affrontare le gare: non mi sembra nemmeno di essere al Mondiale, a Roma non riuscivo a mangiare e a dormire, qui è tutto più tranquillo. Dedico questo oro a tutto il mio team che è sempre rimasto unito nonostante le tante difficoltà».
http://www.noreporter.org/index.php?option=com_content&view=article&id=16085:langelo-azzurro&catid=8:storiaasorte&Itemid=19

venerdì 22 luglio 2011

GLI IMMIGRATI? NON SERVONO

«Due debolezze non fanno una forza. È sbagliato immaginare che la crisi demografica dell’Italia possa essere risolta con l’afflusso massiccio di immigrati disperati», così ho risposto all'amico Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento Europeo del Pd, intervenendo al convegno «La Primavera araba: incognite ed opportunità», svoltosi sabato scorso a Lauria, in Basilicata, prima di essere insignito del «Premio Mediterraneo».
Pittella, a cui va il merito del successo del convegno a cui hanno partecipato il ministro dell'Educazione superiore e della Ricerca scientifica della Giordania Wajih Owais, l'ambasciatore del Marocco Hassan Abouyoub, il presidente dell'Università del Mediterraneo Joseph Mifsud e l'antropologo tunisino Addouli Touhami, ha rivolto un appassionato appello ad accogliere gli immigrati che arrivano sulle carrette del mare dall'altra sponda del Mediterraneo il cui senso è il seguente: «La politica del governo italiano è semplicemente disastrosa. Come si fa a definire un rapporto con i popoli del Mediterraneo mettendo un contatore a Lampedusa per quantificare coloro che entrano? Cosa dovremmo fare? Lasciarli morire in mezzo al mare? Noi abbiamo il dovere di accoglierli. In aggiunta al fatto che l'Italia soffre di un basso tasso di natalità e facciamo sempre meno figli, mentre loro hanno un alto tasso di natalità e coloro che arrivano da noi sono prevalentemente giovani. Noi abbiamo bisogno dei loro giovani e loro hanno bisogno di noi perché qui trovano il lavoro».
Ebbene innanzitutto l'Italia non deve in alcun modo avallare e rendersi complice del traffico dei clandestini gestito dalla criminalità organizzata che lucra sulla pelle di quei giovani disperati, ciò che ci impone di contrastarlo fermamente per porvi fine, a maggior ragione se esso ha già provocato la morte di migliaia di persone i cui corpi giacciono nei fondali del Mediterraneo. Ma soprattutto, ho risposto all'amico Pittella, che «due debolezze non fanno una forza. La crisi demografica in Italia va risolta accrescendo la natalità degli italiani, sostenendo la famiglia naturale e le madri affinché siano messe nella condizione di poter scegliere di dedicarsi a tempo pieno ai propri figli o comunque di accudirli, così come dobbiamo aiutare i giovani affinché possano attraverso la stabilità lavorativa diventare i protagonisti nella rigenerazione di nuova vita».
Per contro, per quanto concerne gli immigrati disperati che si mettono nelle mani della criminalità organizzata pagando a testa una cifra superiore ai mille euro, ho chiarito «che la soluzione non è nell'afflusso massiccio, incontrollato e arbitrario in Italia o in Europa. Noi siamo entrati in crisi per l'arrivo nel mese di maggio di circa 25mila immigrati tunisini e africani, al punto da scontrarci con la Francia che si era detta indisponibile ad accogliere coloro che avevano espresso l'intenzione di recarvisi, e da denunciare con toni ultimativi l'Unione Europea che predica bene e razzola male chiedendoci di accogliere tutti indistintamente ma rifiutando di corrispondere degli aiuti finanziari adeguati al costo effettivo supportato dall'Italia. Ebbene se siamo entrati in crisi per 25mila persone arrivate in un mese, cosa accadrebbe se ne arrivassero 250mila o addirittura decine di milioni quanti sono effettivamente i disperati sull'altra sponda del Mediterraneo che soffrono per le guerre in corso o per le ingiustizie sociali?»....

Accogliendo l'invito dell'amico Pittella a fare delle proposte concrete per risolvere il problema, ho concluso esprimendo la convinzione che «l'unica soluzione realistica, saggia e lungimirante è che noi italiani ed europei andiamo in quei Paesi per aiutarli a migliorare le loro condizioni economiche, affinché quei giovani disperati possano scegliere di vivere dignitosamente a casa loro. La proposta concreta che avanzo è di favorire l'accesso e la diffusione del microcredito che emancipi quei giovani trasformandoli da disoccupati in micro-imprenditori e protagonisti dello sviluppo dei loro popoli.
Solo così si costituirà per la prima volta nella loro storia il ceto medio, che consentirà l'affermazione di un'autentica democrazia sostanziale che, a sua volta, garantirà finalmente una pace vera tra i popoli del Mediterraneo».
Diversamente, qualora noi non dovessimo investire per la crescita della natalità degli italiani e dovessimo accogliere indistintamente i giovani immigrati disperati e sfruttati dalla criminalità organizzata, l'Italia finirebbe per scomparire come nazione e come civiltà e ci ritroveremmo ad essere invasi e sottomessi da una maggioranza che, considerando la realtà delle altre sponde del Mediterraneo, sarà islamica. Ebbene se ai cultori del multiculturalismo che hanno eretto l'immigrazionismo come il nuovo dio da adorare, è del tutto indifferente se l'Italia sarà abitata da una maggioranza di italiani di fede o comunque con una identità cristiana, oppure da una maggioranza di immigrati di fede islamica, per me non è affatto la stessa cosa.
Io sono assolutamente contrario alla prospettiva che la nostra Italia sia invasa dagli immigrati e sia sottomessa all'islam. Ecco perché considero che la vera emergenza sociale e civile sia il forte sostegno alla crescita della natalità degli italiani, affinché possiamo salvaguardare la nostra nazione e far primeggiare la nostra civiltà.
Solo se saremo forti come nazione e come civiltà potremo continuare ad accogliere amorevolmente gli immigrati, continuando ad essere pienamente noi stessi a casa nostra.

giovedì 21 luglio 2011

PRIMA ADUNATA TRICOLORE

27/28 AGOSTO 2011 - LATINA

PATETICI

Ma è mai possibile che in Italia non si possa più scherzare? Finalmente un allenatore di calcio esce un po' fuori dagli schemi, fa il goliardico e subito tutti ad attaccarlo con accuse ridicole di razzismo...PATETICI!
http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-b/2011/07/20/news/mandorlini_polemica_salernitana-19376970/