venerdì 30 dicembre 2011

E' MORTO IL CAMERATA MIRKO TREMAGLIA

È morto, nella sua casa di Bergamo, all'età di 85 anni l'ex ministro Mirko Tremaglia. Nato a Bergamo il 17 novembre del 1926, è stato ministro per gli Italiani all'Estero. Storico esponente della destra italiana, Tremaglia partecipò alla Repubblica sociale di Salò e fu imprigionato nel '45 nel campo di concentramento di Coltano in provincia di Pisa. Fece quindi della legalità, della lotta alla corruzione e del contrasto delle logge massoniche segrete come la P2 i suoi temi più cari. Deputato dal 1972, prima nel Msi, poi in An e nel Pdl.

La legge. Tremaglia ha legato indissolubilmente il suo nome alla legge sul voto per gli italiani all'estero, coronamento di una battaglia pluridecennale. Ottenne la modifica della Costituzione negli articoli 48 (istituzione della circoscrizione Estero), 56 e 57 (numero dei deputati e senatori eletti dai cittadini italiani all'estero). Raggiunse l'obiettivo nel 2006, proprio quando era ministro degli Italiani nel mondo.

Il suo fiore all'occhiello è l'operazione della memoria volta a ricordare il sacrificio dei tanti emigrati, che lo Stato, grazie a lui, commemora ogni 8 agosto, data della tragedia belga di Marcinelle, con la «Giornata del lavoro italiano nel mondo».

La politica. Fu spesso in polemica con Silvio Berlusconi, soprattutto sui temi della giustizia e del rapporto con i magistrati. Difese i diritti degli immigrati in Italia, al punto che si pronunciò contro il reato di clandestinità. Tremaglia non ha mancato di prendere le distanze da alcune condanne inappellabili di Gianfranco Fini, come quella del fascismo come «male assoluto» espressa nella storica visita in Israele. Tuttavia, Tremaglia è sempre rimasto al fianco dell'ex delfino di Giorgio Almirante nel suo percorso in An, volto a creare una destra nuova, europea, non nostalgica. Non ebbe dubbi a seguire Fini nella fondazione di Futuro e libertà per l'Italia dopo la clamorosa rottura del 2010 tra il Cavaliere e il presidente della Camera. Una testimonianza dell'affetto del popolo della destra finiana fu la standing ovation a Mirabello, proprio a settembre di quell'anno, mentre già lo scorso settembre il "vecchio leone" dovette disertare l'appuntamento per motivi di salute.

La vita privata. A segnare tragicamente la sua vita fu la perdita nel 2000 del figlio Marzio, assessore lombardo alla Cultura e alla sua memoria dedicò lo storico traguardo della legge sul voto agli emigrati.

Il cordoglio. Hanno espresso il proprio cordoglio per la morte di Tremaglia i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani. A loro si sono uniti Pdl, Fli, La Destra, Idv.

Napolitano. In un messaggio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso la propria partecipazione «con animo commosso al dolore della consorte e dei famigliari per la scomparsa di Mirko Tremaglia, col quale ho condiviso lunghi anni di impegno nel Parlamento italiano e anche nell'Assemblea parlamentare della Nato». Napolitano ha sottolineato come le «diverse esperienze e posizioni ideali non ci impedirono mai di sviluppare rapporti di sincera stima reciproca sul piano umano e nello svolgimento delle nostre funzioni con senso di responsabilità nazionale».
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=175014&sez=HOME_INITALIA

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