L'assessore all'edilizia pubblica, Vittorio Di Dio, ha rilanciato l'idea del biglietto d'ingresso (1 euro soltanto) per la Casa di Giulietta. Un prezzo irrisorio che l'amministrazione potrebbe utilizzare a favore delle numerose opere necessarie per la città, ma molti stranamente si oppongono.
http://www.larena.it/stories/Home/274177_casa_di_giulietta_torna_lipotesi_del_pedaggio/
giovedì 28 luglio 2011
mercoledì 27 luglio 2011
USCITO IL NUOVO NUMERO DI MOVIMENTO
Uscito il nuovo numero di Movimento, il periodico della Destra Sociale Veronese. Per averne una copia in .pdf scrivere a movimento_verona@libero.it
martedì 26 luglio 2011
LA DESTRA SOCIALE IN AZIONE
Questa mattina “Il Popolo di Roma – Destra sociale” ha dato il via alla riqualifica dei giardini siti tra Via Aristide Carabelli e Via di Isole del Capo verde. “Come promesso stamattina, nonostante la pioggia, dalle 09:30 ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo pulito il Giardino Alberto Giaquinto. Con nostro immenso piacere abbiamo riscontrato il favore dei residenti che, stanchi del degrado della zona (non solo dal punto di vista ambientale ), si sono subito mostrati favorevoli nei riguardi dell’iniziativa e dichiarati pronti a sostenere a gran voce la nostra battaglia per la riqualifica di questi spazi.” Sono queste le parole della portavoce locale del movimento Carlotta Chiaraluce che conclude:”Da settembre partiremo con una raccolta firme proprio per sollecitare l’amministrazione municipale e gli uffici giardini e decoro urbano di Roma a prestare maggiore attenzione a questi spazi verdi che versando in uno stato di totale abbandono non sono neanche godibili dai cittadini del XIII.”
http://pdrostia.org/2011/07/24/e-partita-la-riqualificazione-dei-giardini-fra-via-a-carabelli-e-via-c-casana/
http://pdrostia.org/2011/07/24/e-partita-la-riqualificazione-dei-giardini-fra-via-a-carabelli-e-via-c-casana/
lunedì 25 luglio 2011
GRANDE FEDERICA!
La campionessa azzurra, che da anni si allena a Verona, ha vinto l'oro ai mondiali di Shanghai dominando la finale in 4'01"97, che ha concluso con un vantaggio abissale (2"04) sull'argento, la campionessa olimpica britannica Rebecca Addington, bronzo alla francese Camille Muffat.
«Sono felice, non so nemmeno cosa dire. È successo tutto così in fretta da quando siamo arrivati qui a Shanghai», sono state le prima parole di Fede a gara terminata. «Sapevo che quella era la gara da fare. Sto ritrovando piano piano quelle sensazioni che non provavo più da quasi due anni. Ho riconfermato quanto fatto a Roma 2009 e sono contenta anche per il modo di affrontare le gare: non mi sembra nemmeno di essere al Mondiale, a Roma non riuscivo a mangiare e a dormire, qui è tutto più tranquillo. Dedico questo oro a tutto il mio team che è sempre rimasto unito nonostante le tante difficoltà».
http://www.noreporter.org/index.php?option=com_content&view=article&id=16085:langelo-azzurro&catid=8:storiaasorte&Itemid=19
«Sono felice, non so nemmeno cosa dire. È successo tutto così in fretta da quando siamo arrivati qui a Shanghai», sono state le prima parole di Fede a gara terminata. «Sapevo che quella era la gara da fare. Sto ritrovando piano piano quelle sensazioni che non provavo più da quasi due anni. Ho riconfermato quanto fatto a Roma 2009 e sono contenta anche per il modo di affrontare le gare: non mi sembra nemmeno di essere al Mondiale, a Roma non riuscivo a mangiare e a dormire, qui è tutto più tranquillo. Dedico questo oro a tutto il mio team che è sempre rimasto unito nonostante le tante difficoltà».
http://www.noreporter.org/index.php?option=com_content&view=article&id=16085:langelo-azzurro&catid=8:storiaasorte&Itemid=19
venerdì 22 luglio 2011
GLI IMMIGRATI? NON SERVONO
«Due debolezze non fanno una forza. È sbagliato immaginare che la crisi demografica dell’Italia possa essere risolta con l’afflusso massiccio di immigrati disperati», così ho risposto all'amico Gianni Pittella, vicepresidente vicario del Parlamento Europeo del Pd, intervenendo al convegno «La Primavera araba: incognite ed opportunità», svoltosi sabato scorso a Lauria, in Basilicata, prima di essere insignito del «Premio Mediterraneo».
Pittella, a cui va il merito del successo del convegno a cui hanno partecipato il ministro dell'Educazione superiore e della Ricerca scientifica della Giordania Wajih Owais, l'ambasciatore del Marocco Hassan Abouyoub, il presidente dell'Università del Mediterraneo Joseph Mifsud e l'antropologo tunisino Addouli Touhami, ha rivolto un appassionato appello ad accogliere gli immigrati che arrivano sulle carrette del mare dall'altra sponda del Mediterraneo il cui senso è il seguente: «La politica del governo italiano è semplicemente disastrosa. Come si fa a definire un rapporto con i popoli del Mediterraneo mettendo un contatore a Lampedusa per quantificare coloro che entrano? Cosa dovremmo fare? Lasciarli morire in mezzo al mare? Noi abbiamo il dovere di accoglierli. In aggiunta al fatto che l'Italia soffre di un basso tasso di natalità e facciamo sempre meno figli, mentre loro hanno un alto tasso di natalità e coloro che arrivano da noi sono prevalentemente giovani. Noi abbiamo bisogno dei loro giovani e loro hanno bisogno di noi perché qui trovano il lavoro».
Ebbene innanzitutto l'Italia non deve in alcun modo avallare e rendersi complice del traffico dei clandestini gestito dalla criminalità organizzata che lucra sulla pelle di quei giovani disperati, ciò che ci impone di contrastarlo fermamente per porvi fine, a maggior ragione se esso ha già provocato la morte di migliaia di persone i cui corpi giacciono nei fondali del Mediterraneo. Ma soprattutto, ho risposto all'amico Pittella, che «due debolezze non fanno una forza. La crisi demografica in Italia va risolta accrescendo la natalità degli italiani, sostenendo la famiglia naturale e le madri affinché siano messe nella condizione di poter scegliere di dedicarsi a tempo pieno ai propri figli o comunque di accudirli, così come dobbiamo aiutare i giovani affinché possano attraverso la stabilità lavorativa diventare i protagonisti nella rigenerazione di nuova vita».
Per contro, per quanto concerne gli immigrati disperati che si mettono nelle mani della criminalità organizzata pagando a testa una cifra superiore ai mille euro, ho chiarito «che la soluzione non è nell'afflusso massiccio, incontrollato e arbitrario in Italia o in Europa. Noi siamo entrati in crisi per l'arrivo nel mese di maggio di circa 25mila immigrati tunisini e africani, al punto da scontrarci con la Francia che si era detta indisponibile ad accogliere coloro che avevano espresso l'intenzione di recarvisi, e da denunciare con toni ultimativi l'Unione Europea che predica bene e razzola male chiedendoci di accogliere tutti indistintamente ma rifiutando di corrispondere degli aiuti finanziari adeguati al costo effettivo supportato dall'Italia. Ebbene se siamo entrati in crisi per 25mila persone arrivate in un mese, cosa accadrebbe se ne arrivassero 250mila o addirittura decine di milioni quanti sono effettivamente i disperati sull'altra sponda del Mediterraneo che soffrono per le guerre in corso o per le ingiustizie sociali?»....
Accogliendo l'invito dell'amico Pittella a fare delle proposte concrete per risolvere il problema, ho concluso esprimendo la convinzione che «l'unica soluzione realistica, saggia e lungimirante è che noi italiani ed europei andiamo in quei Paesi per aiutarli a migliorare le loro condizioni economiche, affinché quei giovani disperati possano scegliere di vivere dignitosamente a casa loro. La proposta concreta che avanzo è di favorire l'accesso e la diffusione del microcredito che emancipi quei giovani trasformandoli da disoccupati in micro-imprenditori e protagonisti dello sviluppo dei loro popoli.
Solo così si costituirà per la prima volta nella loro storia il ceto medio, che consentirà l'affermazione di un'autentica democrazia sostanziale che, a sua volta, garantirà finalmente una pace vera tra i popoli del Mediterraneo».
Solo così si costituirà per la prima volta nella loro storia il ceto medio, che consentirà l'affermazione di un'autentica democrazia sostanziale che, a sua volta, garantirà finalmente una pace vera tra i popoli del Mediterraneo».
Diversamente, qualora noi non dovessimo investire per la crescita della natalità degli italiani e dovessimo accogliere indistintamente i giovani immigrati disperati e sfruttati dalla criminalità organizzata, l'Italia finirebbe per scomparire come nazione e come civiltà e ci ritroveremmo ad essere invasi e sottomessi da una maggioranza che, considerando la realtà delle altre sponde del Mediterraneo, sarà islamica. Ebbene se ai cultori del multiculturalismo che hanno eretto l'immigrazionismo come il nuovo dio da adorare, è del tutto indifferente se l'Italia sarà abitata da una maggioranza di italiani di fede o comunque con una identità cristiana, oppure da una maggioranza di immigrati di fede islamica, per me non è affatto la stessa cosa.
Io sono assolutamente contrario alla prospettiva che la nostra Italia sia invasa dagli immigrati e sia sottomessa all'islam. Ecco perché considero che la vera emergenza sociale e civile sia il forte sostegno alla crescita della natalità degli italiani, affinché possiamo salvaguardare la nostra nazione e far primeggiare la nostra civiltà.
Solo se saremo forti come nazione e come civiltà potremo continuare ad accogliere amorevolmente gli immigrati, continuando ad essere pienamente noi stessi a casa nostra.
Solo se saremo forti come nazione e come civiltà potremo continuare ad accogliere amorevolmente gli immigrati, continuando ad essere pienamente noi stessi a casa nostra.
giovedì 21 luglio 2011
PATETICI
Ma è mai possibile che in Italia non si possa più scherzare? Finalmente un allenatore di calcio esce un po' fuori dagli schemi, fa il goliardico e subito tutti ad attaccarlo con accuse ridicole di razzismo...PATETICI!
http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-b/2011/07/20/news/mandorlini_polemica_salernitana-19376970/
http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-b/2011/07/20/news/mandorlini_polemica_salernitana-19376970/
martedì 19 luglio 2011
lunedì 18 luglio 2011
LA DESTRA SOCIALE CHE AVANZA
Intervista a Marco Nonno, consigliere comunale del PdL a Napoli:
http://fascinazione.blogspot.com/2011/07/marco-nonno-la-nostra-destra-e-rimasta.html
http://fascinazione.blogspot.com/2011/07/marco-nonno-la-nostra-destra-e-rimasta.html
venerdì 15 luglio 2011
L'AGONIA DI FINI E DEI SUOI "COMPAGNI"
Il Coordinamento Nazionale di Area Destra ha deliberato all’unanimità l’uscita del movimento dal partito Futuro e Libertà .
La decisione è dovuta da questioni prettamente politiche relative agli obiettivi che sin dalla nascita di Area Destra hanno caratterizzato il nostro operato.
Vogliamo riunire attorno ad un’unica proposta quel mondo ormai disperso che è la destra politica italiana e per questo il nostro cammino non può proseguire in un soggetto il cui posizionamento terzo polista di fatto limita la nostra azione.
Riteniamo positiva l’esperienza appena conclusa in FLI in cui abbiamo potuto incontrare dirigenti di indiscusso valore e spessore politico e proposte politiche valide ed innovative. Il nostro dunque non è uno strappo con il partito ma la presa di coscienza che il nostro cammino dovrà tornare autonomo per poter essere pienamente in linea con il nostro dna politico e i nostri obiettivi.
Sono oltre mille i tesserati di Area Destra che lasciano FLI divisi in decine di circoli sparsi in tutta Italia e concentrati soprattutto nelle regioni quali la Toscana il Lazio la Sicilia l’Abruzzo e la Lombardia .Oltre che il profilo di una componente nazionale organizzata e che sin dall’inizio ha portato un contributo di contenuti e di battaglie politiche sostanziali.
Crediamo che il quadro politico nazionale rispetto a 10 mesi fa sia decisamente cambiato e che altre e nuove sfide si aprono davanti a chi ha un vero interesse nel rinnovare e rifondare quel mondo chiamato destra. Andiamo avanti per una destra sociale,riformatrice e moderna che sia innovativa e possa portare il nostro paese ad una svolta.
Inoltre questa mattina sono state inviate le dimissioni del coordinatore nazionale di Area Destra Andrea Urso (omonimo dell’Onorevole Urso) dall’Assemblea Nazionale di FLI dal coordinamento regionale toscano e da Responsabile cittadino di Grosseto di FLI.
Ufficio Stampa
http://www.areadestra.it/area-destra-lascia-futuro-e-liberta.html
La decisione è dovuta da questioni prettamente politiche relative agli obiettivi che sin dalla nascita di Area Destra hanno caratterizzato il nostro operato.
Vogliamo riunire attorno ad un’unica proposta quel mondo ormai disperso che è la destra politica italiana e per questo il nostro cammino non può proseguire in un soggetto il cui posizionamento terzo polista di fatto limita la nostra azione.
Riteniamo positiva l’esperienza appena conclusa in FLI in cui abbiamo potuto incontrare dirigenti di indiscusso valore e spessore politico e proposte politiche valide ed innovative. Il nostro dunque non è uno strappo con il partito ma la presa di coscienza che il nostro cammino dovrà tornare autonomo per poter essere pienamente in linea con il nostro dna politico e i nostri obiettivi.
Sono oltre mille i tesserati di Area Destra che lasciano FLI divisi in decine di circoli sparsi in tutta Italia e concentrati soprattutto nelle regioni quali la Toscana il Lazio la Sicilia l’Abruzzo e la Lombardia .Oltre che il profilo di una componente nazionale organizzata e che sin dall’inizio ha portato un contributo di contenuti e di battaglie politiche sostanziali.
Crediamo che il quadro politico nazionale rispetto a 10 mesi fa sia decisamente cambiato e che altre e nuove sfide si aprono davanti a chi ha un vero interesse nel rinnovare e rifondare quel mondo chiamato destra. Andiamo avanti per una destra sociale,riformatrice e moderna che sia innovativa e possa portare il nostro paese ad una svolta.
Inoltre questa mattina sono state inviate le dimissioni del coordinatore nazionale di Area Destra Andrea Urso (omonimo dell’Onorevole Urso) dall’Assemblea Nazionale di FLI dal coordinamento regionale toscano e da Responsabile cittadino di Grosseto di FLI.
Ufficio Stampa
http://www.areadestra.it/area-destra-lascia-futuro-e-liberta.html
IN EDICOLA IL NUOVO NUMERO DI AREA
SOMMARIO
Riuscirà il nostro Alfano?
di Marcello de Angelis
Basterà un’estate per disintossicarsi?
di Enrico Marino
L’Italia si allinea all’Europa
di Bruno Tonini
La Commissione europea ci vorrebbe così
di Graziella Giangiulio
La bolla dei bitcoin
di Antonio Albanese
Risiko 2011
interventi di: A. Perrone, D. Pascale, M.Vivarelli, A.Tognetti
Turchia: Erdogan alla sfida della modernità
di Angelo Belfiore
Neocolonizzazione informatica all’orizzonte
di Marco Cochi
Strategia del conflitto
di Albertino Pace
Focus
Siamo uomini o giornalisti?
interventi di: G. Marconi, F. D’Andrea, M. Scacchi, G. Ballario,
int. a Giampaolo Pansa, di G. Jentile
Speciale
La grande estate
interventi di: M. Cimmino, A. Spaziano, R. Alfatti Appetiti
Anticipazioni
Il campo dell’onore
di Nello Gatta
Clementi, un post-rock al Massimo Volume
di Valerio Zecchini
AcquiAmbiente premia la difesa del territorio
di Pier Giorgio Paglia
Questo ragazzo farà strada: Abelardo (ed Eloisa)
di Antonio Saccà
Riuscirà il nostro Alfano?
di Marcello de Angelis
Basterà un’estate per disintossicarsi?
di Enrico Marino
L’Italia si allinea all’Europa
di Bruno Tonini
La Commissione europea ci vorrebbe così
di Graziella Giangiulio
La bolla dei bitcoin
di Antonio Albanese
Risiko 2011
interventi di: A. Perrone, D. Pascale, M.Vivarelli, A.Tognetti
Turchia: Erdogan alla sfida della modernità
di Angelo Belfiore
Neocolonizzazione informatica all’orizzonte
di Marco Cochi
Strategia del conflitto
di Albertino Pace
Focus
Siamo uomini o giornalisti?
interventi di: G. Marconi, F. D’Andrea, M. Scacchi, G. Ballario,
int. a Giampaolo Pansa, di G. Jentile
Speciale
La grande estate
interventi di: M. Cimmino, A. Spaziano, R. Alfatti Appetiti
Anticipazioni
Il campo dell’onore
di Nello Gatta
Clementi, un post-rock al Massimo Volume
di Valerio Zecchini
AcquiAmbiente premia la difesa del territorio
di Pier Giorgio Paglia
Questo ragazzo farà strada: Abelardo (ed Eloisa)
di Antonio Saccà
mercoledì 13 luglio 2011
I ROSSI SENZA CUORE
Lunedì è morto Aldo Togliatti, il figlio dello storico segretario del PCI. Il figlio dei Soviet, però, dopo essersi messo insieme alla compagna Nilde Iotti decise di abbandonarlo a se stesso. La sua unica colpa? Essere psichicamente labile. E pensare che qualcuno lo soprannominò "Il Migliore"... http://www.ilgiornale.it/cultura/addio_togliatti_jr_dimenticato_padre_e_morto_manicomio/togliatti-figlio-manicomio-follia-nilde-jotti-politica-comuniscmo-pci-comunista-mario-cervi/12-07-2011/articolo-id=534547-page=0-comments=1
martedì 12 luglio 2011
lunedì 11 luglio 2011
sabato 9 luglio 2011
USCITO IL NUOVO NUMERO DI VIE DELLA TRADIZIONE
INDICE
Ai lettori Anna Cannizzo,
Considerazioni sull’età dell’oro Manlio Triggiani,
La storia: concezione lineare e concezione ciclica Gerardo Lonardoni,
Le quattro età del mondo e la fase attuale del ciclo Luca Valentini,
Il senso del ciclo nel cosmo, nella natura e nella pratica filosofale Mauro Scacchi,
Le età del genere umano all’interno dei cicli cosmici secondo l’induismo e presso il popolo dei Maya Stefano Arcella,
Eventi di svolta e segni dei tempi. Riflessioni sul senso dei recenti eventi del Giappone e del mondo arabo Angelo Iacovella,
Viaggi celesti e perlustrazioni oniriche nel sufismo medievale: il mi’rāg di Abū Yazīd al-Bistāmī
Per ordinare una copia scrivere a http://www.aseq.it/
Ai lettori Anna Cannizzo,
Considerazioni sull’età dell’oro Manlio Triggiani,
La storia: concezione lineare e concezione ciclica Gerardo Lonardoni,
Le quattro età del mondo e la fase attuale del ciclo Luca Valentini,
Il senso del ciclo nel cosmo, nella natura e nella pratica filosofale Mauro Scacchi,
Le età del genere umano all’interno dei cicli cosmici secondo l’induismo e presso il popolo dei Maya Stefano Arcella,
Eventi di svolta e segni dei tempi. Riflessioni sul senso dei recenti eventi del Giappone e del mondo arabo Angelo Iacovella,
Viaggi celesti e perlustrazioni oniriche nel sufismo medievale: il mi’rāg di Abū Yazīd al-Bistāmī
Per ordinare una copia scrivere a http://www.aseq.it/
venerdì 8 luglio 2011
"LORO" LA CHIAMANO GIUSTIZIA
La giustizia arriva in ritardo. Il tribunale militare di Verona ieri ha condannato all'ergastolo sette anziani nazisti tedeschi per la strage di Cervarolo, Monchio, Costrignano e Susano, località dell'Appennino tosco-emiliano, in cui morirono centinaia di persone nel 1944. Due imputati per la strage di Vallucciole di Arezzo sono stati invece assolti.
La sentenza è stata letta dal Giudice Vincenzo Santoro dopo una lunga camera di consiglio. La corte ha deciso il "non luogo a procedere" per altre tre persone perché nel frattempo decedute. Gli uomini condannati facevano parte della divisione "Hermann Goehring", che per ritorsione durante la Resistenza indiscriminatamente decise di uccidere dei civili, di cui 140 nella sola provincia di Modena. Il processo ha avuto inizio nel novembre 2010 dopo cinque anni di indagini. Gli accusati sono stati condannati in contumacia.
I condannati sono: Erich Koeppe, 91 anni, tenente dello Stato maggiore del III reparto della Goering; Hans Georg Karl Winkler, 88 anni, sottotenente, comandante della quarta compagnia; Fritz Olberg, 89 anni, sottotenente, comandante di plotone della terza compagnia; Wilhelm Karl Stark, 89 anni, sergente, comandante di squadra della terza compagnia; Ferdinand Osterhaus, 93 anni, sottotenente, comandante di plotone della quinta compagnia; Helmut Odenwald, 90 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea; Gunther Heinroth, 85 anni, soldato della terza compagnia. Nelle prossime udienze potranno essere condannati anche due caporali Horst Gunther Gabriel, 85 anni, e Alfred Luhmann, 85 anni. Alla lettura del verdetto hanno assistito alcuni parenti delle vittime e i sindaci delle città e dei comuni coinvolti nella vicenda. Le condanne sono giunte 67 anni dopo i tragici fatti.
La sentenza è stata letta dal Giudice Vincenzo Santoro dopo una lunga camera di consiglio. La corte ha deciso il "non luogo a procedere" per altre tre persone perché nel frattempo decedute. Gli uomini condannati facevano parte della divisione "Hermann Goehring", che per ritorsione durante la Resistenza indiscriminatamente decise di uccidere dei civili, di cui 140 nella sola provincia di Modena. Il processo ha avuto inizio nel novembre 2010 dopo cinque anni di indagini. Gli accusati sono stati condannati in contumacia.
I condannati sono: Erich Koeppe, 91 anni, tenente dello Stato maggiore del III reparto della Goering; Hans Georg Karl Winkler, 88 anni, sottotenente, comandante della quarta compagnia; Fritz Olberg, 89 anni, sottotenente, comandante di plotone della terza compagnia; Wilhelm Karl Stark, 89 anni, sergente, comandante di squadra della terza compagnia; Ferdinand Osterhaus, 93 anni, sottotenente, comandante di plotone della quinta compagnia; Helmut Odenwald, 90 anni, capitano, comandante della decima batteria artiglieria contraerea; Gunther Heinroth, 85 anni, soldato della terza compagnia. Nelle prossime udienze potranno essere condannati anche due caporali Horst Gunther Gabriel, 85 anni, e Alfred Luhmann, 85 anni. Alla lettura del verdetto hanno assistito alcuni parenti delle vittime e i sindaci delle città e dei comuni coinvolti nella vicenda. Le condanne sono giunte 67 anni dopo i tragici fatti.
giovedì 7 luglio 2011
BARUFFE...SCALIGERE
Il detonatore è stata la Fiera, ma le micce del duello tra il sindaco Flavio Tosi della Lega e il sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti coordinatore veneto del Pdl sono accese da tempo. L'avvicinarsi della campagna elettorale fa salire la tensione e scoccano le scintille in un rapporto tra alleati che è lo specchio di ciò che sta avvenendo a livello nazionale dove Lega e Pdl sono ai ferri corti. E c'è chi, nel mondo politico cittadino, non esclude che i due possano, la prossima primavera, ritrovarsi di fronte come candidati sindaci se Pdl e Lega dovessero rompere l'accordo nazionale e andassero da soli in primavera 2012 al voto amministrativo e politico.
Ieri Giorgetti, che aveva criticato a livello personale la scelta del Comune di vendere le quote della Fiera per fare cassa prendendosi una seccata replica da Tosi, ha aggiunto benzina: «Le dichiarazioni del sindaco Tosi sulla vicenda Verona Fiere, sono frutto a mio avviso di nervosismo ingiustificato. Credo infatti che il primo cittadino avrebbe dovuto informarsi meglio delle mie dichiarazioni alla Festa del Partito Democratico».
E Giorgetti spiega: «Ho affermato infatti che si trattava di valutazioni personali, frutto di convinzione politica maturata dopo tre anni di esperienza al Governo, valutazioni a cui non ho vincolato le scelte degli assessori comunali e del mio partito. Capisco lo stupore di Tosi, che ha evidentemente un'idea monopolistica dell'amministrazione», afferma Giorgetti facendo riferimento alla presunta scarsa democrazia interna alla Lega, «ma il nostro è un partito in cui ci si confronta e dove si tollerano opinioni diverse, pertanto ribadisco la mia posizione».
E affonda: «Dismettere le quote della Fiera per destinare introiti che andranno, per la maggior parte, alla spesa corrente del bilancio comunale, significa depauperare il patrimonio di Palazzo Barbieri».
Ma è l'alleanza a scricchiolare: «Per quanto riguarda le affermazioni sul Governo, registro il dato politico ove lo stesso Tosi non si riconosce nella coalizione che sostiene il Governo nazionale e che vede la presenza di numerosi esponenti della Lega. Infine, non accetto lezioni di coerenza e linearità da chi, fino a poco tempo fa, plaudiva la secessione, sgomberava i campi nomadi, ed oggi dà lezioni di accoglienza ed integrazione, mostrando entusiasmo e vicinanza a figure politiche quali il sindaco di Napoli De Magistris».
Ieri mattina, dopo la Giunta, il sindaco è tornato a ribadire le sue posizioni rispondendo agli attacchi: «Difficile pensare che siano valutazioni personali quelle espresse da un autorevole esponente di governo e di partito durante un dibattito pubblico», ha detto Tosi. «Personali sono le parole dette fra amici o fra le mura di casa, non ad una tavola rotonda svoltasi durante una manifestazione del Pd. Il sottosegretario Giorgetti, tra l'altro, non prospetta soluzioni o proposte alternative per reperire i 20 milioni necessari, visto che il governo di cui fa parte ha praticato tagli anche al nostro Comune», sottolinea il sindaco. «Non è la prima volta», ricorda, «che il coordinatore regionale del Pdl prende posizioni sterilmente polemiche nei confronti del sindaco e dell'amministrazione comunale. Io mi limito a registrare il fatto a futura memoria».
A difesa di Giorgetti l'assessore ex An Stefano Bertacco: «Lo stesso sottosegretario, prima del suo intervento al Pd», afferma Stefano Bertacco che oltre ad essere assessore alle politiche sociali è anche vicecoordinatore provinciale del Pdl, «aveva sottolineato che le sue erano solo valutazioni personali che in linea di massima ritengo condivisibili poiché nessuno, credo, desidera alienare il patrimonio comunale. Dall'altra parte va detto che ci sono serie difficoltà da superare per garantire i servizi ai cittadini, tanto da costringerci a questa decisione». Vittorio Di Dio, assessore all'edilizia pubblica ed esponente della Destra sociale, non ha nessun ripensamento e sposa la linea del sindaco senza se e senza ma. «Sulla questione della vendita delle quote della Fiera sono assolutamente in linea con la decisione presa in Giunta all'unanimità nelle passate settimane, nessuno ci ha detto il contrario» taglia corto.
Un duello, si diceva, che va avanti da tempo, ma finora con il fioretto e non con la sciabola. Tosi e Giorgetti si sono divisi sull e nomine alla Fondazione Cariverona e poi il sindaco ha stretto un patto di ferro con il presidente Biasi, mentre il sottosegretario ha criticato più volte il presidente di Cariverona in occasione delle modifiche allo statuto. E poi gli enti: sia su Serenissima che sul Catullo i due hanno strategie politiche diverse e anche divergenti.
Ma per il Pd si tratta di liti finte: «Sembra che se le diano di santa ragione come lottatori di wrestling», dice il capogruppo Stefania Sartori, «ma sono botte finte». «Prendiamo atto che una parte della maggioranza in Comune non condivide le scelte fatte sulla Fiera. Sorprende tuttavia il ritardo con cui il sottosegretario Giorgetti ha esternato il suo disaccordo considerando che gli sarebbe bastata una telefonata al fratello Massimo, che è sia membro del consiglio di amministrazione della Fiera che coordinatore cittadino del Pdl, per approfondire la questione e magari aprire in Consiglio comunale un confronto con le opposizioni».
http://www.larena.it/stories/Home/267786_tosi-giorgetti_scontro_frontale_tra_lega_e_pdl/
Ieri Giorgetti, che aveva criticato a livello personale la scelta del Comune di vendere le quote della Fiera per fare cassa prendendosi una seccata replica da Tosi, ha aggiunto benzina: «Le dichiarazioni del sindaco Tosi sulla vicenda Verona Fiere, sono frutto a mio avviso di nervosismo ingiustificato. Credo infatti che il primo cittadino avrebbe dovuto informarsi meglio delle mie dichiarazioni alla Festa del Partito Democratico».
E Giorgetti spiega: «Ho affermato infatti che si trattava di valutazioni personali, frutto di convinzione politica maturata dopo tre anni di esperienza al Governo, valutazioni a cui non ho vincolato le scelte degli assessori comunali e del mio partito. Capisco lo stupore di Tosi, che ha evidentemente un'idea monopolistica dell'amministrazione», afferma Giorgetti facendo riferimento alla presunta scarsa democrazia interna alla Lega, «ma il nostro è un partito in cui ci si confronta e dove si tollerano opinioni diverse, pertanto ribadisco la mia posizione».
E affonda: «Dismettere le quote della Fiera per destinare introiti che andranno, per la maggior parte, alla spesa corrente del bilancio comunale, significa depauperare il patrimonio di Palazzo Barbieri».
Ma è l'alleanza a scricchiolare: «Per quanto riguarda le affermazioni sul Governo, registro il dato politico ove lo stesso Tosi non si riconosce nella coalizione che sostiene il Governo nazionale e che vede la presenza di numerosi esponenti della Lega. Infine, non accetto lezioni di coerenza e linearità da chi, fino a poco tempo fa, plaudiva la secessione, sgomberava i campi nomadi, ed oggi dà lezioni di accoglienza ed integrazione, mostrando entusiasmo e vicinanza a figure politiche quali il sindaco di Napoli De Magistris».
Ieri mattina, dopo la Giunta, il sindaco è tornato a ribadire le sue posizioni rispondendo agli attacchi: «Difficile pensare che siano valutazioni personali quelle espresse da un autorevole esponente di governo e di partito durante un dibattito pubblico», ha detto Tosi. «Personali sono le parole dette fra amici o fra le mura di casa, non ad una tavola rotonda svoltasi durante una manifestazione del Pd. Il sottosegretario Giorgetti, tra l'altro, non prospetta soluzioni o proposte alternative per reperire i 20 milioni necessari, visto che il governo di cui fa parte ha praticato tagli anche al nostro Comune», sottolinea il sindaco. «Non è la prima volta», ricorda, «che il coordinatore regionale del Pdl prende posizioni sterilmente polemiche nei confronti del sindaco e dell'amministrazione comunale. Io mi limito a registrare il fatto a futura memoria».
A difesa di Giorgetti l'assessore ex An Stefano Bertacco: «Lo stesso sottosegretario, prima del suo intervento al Pd», afferma Stefano Bertacco che oltre ad essere assessore alle politiche sociali è anche vicecoordinatore provinciale del Pdl, «aveva sottolineato che le sue erano solo valutazioni personali che in linea di massima ritengo condivisibili poiché nessuno, credo, desidera alienare il patrimonio comunale. Dall'altra parte va detto che ci sono serie difficoltà da superare per garantire i servizi ai cittadini, tanto da costringerci a questa decisione». Vittorio Di Dio, assessore all'edilizia pubblica ed esponente della Destra sociale, non ha nessun ripensamento e sposa la linea del sindaco senza se e senza ma. «Sulla questione della vendita delle quote della Fiera sono assolutamente in linea con la decisione presa in Giunta all'unanimità nelle passate settimane, nessuno ci ha detto il contrario» taglia corto.
Un duello, si diceva, che va avanti da tempo, ma finora con il fioretto e non con la sciabola. Tosi e Giorgetti si sono divisi sull e nomine alla Fondazione Cariverona e poi il sindaco ha stretto un patto di ferro con il presidente Biasi, mentre il sottosegretario ha criticato più volte il presidente di Cariverona in occasione delle modifiche allo statuto. E poi gli enti: sia su Serenissima che sul Catullo i due hanno strategie politiche diverse e anche divergenti.
Ma per il Pd si tratta di liti finte: «Sembra che se le diano di santa ragione come lottatori di wrestling», dice il capogruppo Stefania Sartori, «ma sono botte finte». «Prendiamo atto che una parte della maggioranza in Comune non condivide le scelte fatte sulla Fiera. Sorprende tuttavia il ritardo con cui il sottosegretario Giorgetti ha esternato il suo disaccordo considerando che gli sarebbe bastata una telefonata al fratello Massimo, che è sia membro del consiglio di amministrazione della Fiera che coordinatore cittadino del Pdl, per approfondire la questione e magari aprire in Consiglio comunale un confronto con le opposizioni».
http://www.larena.it/stories/Home/267786_tosi-giorgetti_scontro_frontale_tra_lega_e_pdl/
PIU' SONO SCEMI, PIU' GUADAGNANO
Incredibile...
«Il capitalismo è stato sorretto per tanto tempo dalla distinzione tra detentore del capitale ed esecutori, ma di fronte alla contraddizioni che venivano dal lato finanziario il management ha avuto difficoltà a legittimare se stesso. Eppure fare le scelte giuste vuol dire avere, spesso, attitudini diverse dal capitalista: un conto è scegliere bene i dirigenti e farli lavorare, un altro è prendere decisioni quotidiane. Dagli anni Novanta si è creata una casta molto mediatica di manager e consulenti che hanno costruito carriere più che risultati, con gestioni orientate al breve termine. Si legga: lucidare gli ottoni e mettere la polvere sotto il tappeto. La crisi ha solo messo sotto gli occhi di tutti la fragilità di questo management. Occorre una fase nuova. Nel libro di Stewart si parla anche di consulenti: problema anche peggiore. Avvezzi a raccontare il mondo con le slide a un management tendenzialmente ignorante, faccio fatica a rintracciarne uno che ci ha messo in guardia non solo da questa crisi, ma anche dalla bolla di internet del ’99».
http://www.ilgiornale.it/cultura/i_manager_piu_sbagliano_piu_fan_soldi/05-07-2011/articolo-id=533207-page=0-comments=1
«Il capitalismo è stato sorretto per tanto tempo dalla distinzione tra detentore del capitale ed esecutori, ma di fronte alla contraddizioni che venivano dal lato finanziario il management ha avuto difficoltà a legittimare se stesso. Eppure fare le scelte giuste vuol dire avere, spesso, attitudini diverse dal capitalista: un conto è scegliere bene i dirigenti e farli lavorare, un altro è prendere decisioni quotidiane. Dagli anni Novanta si è creata una casta molto mediatica di manager e consulenti che hanno costruito carriere più che risultati, con gestioni orientate al breve termine. Si legga: lucidare gli ottoni e mettere la polvere sotto il tappeto. La crisi ha solo messo sotto gli occhi di tutti la fragilità di questo management. Occorre una fase nuova. Nel libro di Stewart si parla anche di consulenti: problema anche peggiore. Avvezzi a raccontare il mondo con le slide a un management tendenzialmente ignorante, faccio fatica a rintracciarne uno che ci ha messo in guardia non solo da questa crisi, ma anche dalla bolla di internet del ’99».
http://www.ilgiornale.it/cultura/i_manager_piu_sbagliano_piu_fan_soldi/05-07-2011/articolo-id=533207-page=0-comments=1
CASA DI GIULIETTA? LA SOLUZIONE CI SAREBBE, PERO'...
APERTURA DI UN NUOVO SPAZIO
Da oggi parte questo nuovo spazio di informazione per tutti i militanti e simpatizzanti della Destra Sociale di Verona. Cercheremo di seguire con attenzione tutte le attività dei vari gruppi e movimenti di Destra a Verona e nel resto d'Italia, con la speranza che si possa dare forma a collaborazioni ed iniziative comuni, pur conservando ciascuno la propria specificità.
Diverse le verghe, ma uno solo il fascio!
Diverse le verghe, ma uno solo il fascio!
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