venerdì 2 marzo 2012

UNA VOLTA ERANO ALLEATI

Manca un mese esatto alla presentazione delle liste alle elezioni amministrative del 6 e 7 maggio (termine per le liste il 2 e 3 aprile) e sale la febbre nel centrodestra per trovare il candidato o i candidati sindaco anti-Tosi. Dal coordinatore regionale del Pdl Alberto Giorgetti parte però un siluro nei confronti del presidente della Regione Zaia, leghista alleato con il Pdl, che a Verona ha lanciato la volata a Tosi ricandidato. «Le sue parole tendo a minare l'alleanza in Regione», dice Giorgetti. E mentre il Pdl è ancora al toto-candidato e anche nell'Udc, nell'ambito del Terzo Polo Lucia Cametti, consigliere comunale del Pdl, ex An, incassa a Roma la fiducia di Fini, Bocchino e Menia come papabile per la carica di candidato sindaco di Futuro e Libertà e, forse, anche del Terzo Polo, di cui fa parte l'Udc e Api. Lo stesso Terzo Polo, fra l'altro, potrebbe allearsi con il Pdl e i moderati all'interno di un progetto di Ppe. Giorgetti pone intanto un chiaro altolà a Zaia. «Le sue dichiarazioni, in piena campagna elettorale, invece di rasserenare sulla tenuta dell'alleanza fra Pdl e Lega in Regione tendono a minarla», dichiara. «Mi riferisco in particolare alla dichiarazioni di Zaia sulla tesoreria», aggiunge, relativamente all'intimazione della Regione al tesoriere regionale, Unicredit banca, di inviare soldi a Roma, al fine di lasciarli in Veneto. «Ancora una volta queste dichiarazioni sulla tesoreria sembrano dare l'idea che i soldi pubblici siano prerogativa della Regione Veneto e non un diritto fondamentale di tutti i cittadini italiani e veneti. È evidente che il Governo Monti non ha mai messo in discussione la quantità e la certezza delle risorse disponibili per i veneti. Credo che Zaia», conclude Giorgetti, «farebbe meglio nei prossimi giorni a tenere un profilo istituzionale e meno fazioso rispetto alla prossima campagna elettorale, così come il presidente Formigoni per la Regione Lombardia». Il Pdl stesso sta lavorando a una propria candidatura a sindaco e lunedì si riunirà il coordinamento cittadino per vagliare le ipotesi sul tavolo. Vale a dire, quello dello stesso coordinatore Bendinelli, consigliere regionale, ala ex Forza Italia, del presidente del Consiglio comunale Fratta Pasini, ex Fi e poi dell'ex An Alberto Giorgetti stesso e degli assessori Bertacco e Sboarina, entrambi vicini a lui, ma anche all'ala ex Fi del partito vicina al deputato Aldo Brancher, alla senatrice Bonfrisco e all'assessore Polato. «Sarà il coordinamento a esprimersi e a dare un'indicazione al partito sulla candidatura», dichiara Bendinelli, che ha il nodo, però, di quelli che l'hanno sostenuto al congresso e potrebbero lasciare il Pdl per la Lista Tosi. A Roma intanto Lucia Cametti, che ha già presentato la sua lista «Qui a adesso», ha incontrato a Roma, alla Camera, — con il coordinatore veneto di Fli Giorgio Conte, il provinciale Flavio Amicabile, il cittadino Tomas Piccinini e con Roberta Vezza — Fini, Menia e Bocchino, i vertici di Fli. Subito dopo, sempre presente Fini, ha parlato con il segretario dell'Udc Cesa e il portavoce nazionale del partito De Poli, segretario dell'Udc veneto. «Ho dato il programma della mia lista a Fini, che lo ha apprezzato. Mi sono detta disponibile a essere la candidata di Fli e anche del Terzo Polo, facendo confluire la mia lista». L'Udc, però, sta pure lavorando a una propria candidatura a sindaco. In prima fila c'è il coordinatore cittadino dell'Udc, Marco Vicentini. L'ipotesi Lucia Cametti come candidata del Terzo Polo? «L'Udc sta valutando», dice De Poli. «Ci sono anche altri nomi come Valdegamberi», che però si sarebbe ritirato, «e altri autorevoli esponenti della società civile. Sono fiducioso e convinto che il confronto con il Terzo Polo sarà comunque costruttivo».
http://www.larena.it/stories/dalla_home/338354_giorgetti_a_zaiaregione_a_rischio/

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