Sabato pomeriggio Roma è stata messa a ferro e fuoco da alcune migliaia di “no global” che hanno spaccato
vetrine, incendiato cassonetti, uffici pubblici e una casa abitata, distrutto un bel po’ di auto e un blindato dei
carabinieri, profanata una chiesa. Danni ingenti con un bilancio di 70 feriti e solo 12 arresti. Leggendo i giornali del giorno dopo salta all’occhio attento del lettore di Destra che questi delinquenti dei cosiddetti “centri sociali” vengono definiti “black block, addirittura neri” o altro, ma mai estremisti di sinistra, rossi o comunisti, anzi alcuni giornalisti hanno scritto che in alcuni casi si trattava di ultras da stadio. Sfugge inoltre all’elettore di Destra come questi anarchici possano radunarsi, agire, sfasciare tutto davanti a stampa e TV e andarsene mentre solo 12 di loro vengano presi in flagrante. Ci sono filmati, foto, testimonianze e di questi “Ultras Comunisti” italiani si conoscono nomi e luoghi di ritrovo: possibile che qualche centinaio di loro non possa essere identificata ed arrestata in una intera giornata di guerriglia urbana ? Un po’ di esempio forse servirebbe, visto soprattutto che questa gentaglia la violenza l’aveva addirittura preannunciata. Da un governo di Centro Destra ci si aspetterebbe un po’ più di determinazione. Qualche mese fa a Copenaghen sempre i soliti violenti “no global” venivano incerottati alle gambe dai poliziotti danesi lasciandoli a terra dove poi passava un furgone repulisti che li portava direttamente in galera: un esempio di come far togliere la voglia di fare altri disastri. Ma siamo in Italia e si può star sicuri che certi giudici, tra una intercettazione a Berlusconi e un'altra, se anche avanzasse loro del tempo replicherebbero (e replicheranno) comunque la loro bella prestazione del 14 dicembre scorso quando, sempre a Roma, quasi tutti gli arrestati dopo quei disordini furono prontamente rimessi in libertà, applauditi dai compagni rimasti fuori. Se questi personaggi restassero invece “dentro” per un bel po’ non sarebbe poi male, anche per rispetto a chi protesta civilmente.
vetrine, incendiato cassonetti, uffici pubblici e una casa abitata, distrutto un bel po’ di auto e un blindato dei
carabinieri, profanata una chiesa. Danni ingenti con un bilancio di 70 feriti e solo 12 arresti. Leggendo i giornali del giorno dopo salta all’occhio attento del lettore di Destra che questi delinquenti dei cosiddetti “centri sociali” vengono definiti “black block, addirittura neri” o altro, ma mai estremisti di sinistra, rossi o comunisti, anzi alcuni giornalisti hanno scritto che in alcuni casi si trattava di ultras da stadio. Sfugge inoltre all’elettore di Destra come questi anarchici possano radunarsi, agire, sfasciare tutto davanti a stampa e TV e andarsene mentre solo 12 di loro vengano presi in flagrante. Ci sono filmati, foto, testimonianze e di questi “Ultras Comunisti” italiani si conoscono nomi e luoghi di ritrovo: possibile che qualche centinaio di loro non possa essere identificata ed arrestata in una intera giornata di guerriglia urbana ? Un po’ di esempio forse servirebbe, visto soprattutto che questa gentaglia la violenza l’aveva addirittura preannunciata. Da un governo di Centro Destra ci si aspetterebbe un po’ più di determinazione. Qualche mese fa a Copenaghen sempre i soliti violenti “no global” venivano incerottati alle gambe dai poliziotti danesi lasciandoli a terra dove poi passava un furgone repulisti che li portava direttamente in galera: un esempio di come far togliere la voglia di fare altri disastri. Ma siamo in Italia e si può star sicuri che certi giudici, tra una intercettazione a Berlusconi e un'altra, se anche avanzasse loro del tempo replicherebbero (e replicheranno) comunque la loro bella prestazione del 14 dicembre scorso quando, sempre a Roma, quasi tutti gli arrestati dopo quei disordini furono prontamente rimessi in libertà, applauditi dai compagni rimasti fuori. Se questi personaggi restassero invece “dentro” per un bel po’ non sarebbe poi male, anche per rispetto a chi protesta civilmente.
Massimo Mariotti
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