martedì 20 dicembre 2011

ALLARME SICUREZZA PER L'ARENA

È allarme per la sicurezza e la tenuta delle strutture dell'Arena. Al punto che il Comune, proprietario dell'anfiteatro romano, annuncia un programma non più rinviabile per rinnovare l'impianto elettrico, entro la prossima estate e quindi prima della stagione lirica, e per completare la sigillatura dei gradoni e la pulitura dell'ala. Quanto serve? Si parte da tre milioni.
L'assessore comunale all'edilizia pubblica Vittorio Di Dio fa i conti e traccia la strada. «Per rifare la centralina elettrica ci vorranno circa tre milioni», spiega, «che serviranno anche per pagare altri lavori agli impianti elettrici. A chi affideremo il lavoro? Per la nuova centralina ne parleremo con l'Agsm, mentre per il resto degli impianti eventualmente se ne parlerà con la Fondazione Arena, che utilizza l'anfiteatro. Ormai il vecchio impianto è inadeguato e quindi per la sicurezza della stagione lirica bisogna provvedere».
Se è necessario mettere mano al portafoglio, per la parte impiantistica, non di meno si dovranno stanziare altri soldi per continuare nelle manutenzioni per conservare il bimillenario monumento.
«Il primo dei quattro lotti di lavori di sigillatura dei gradoni, rovinati dalle infiltrazioni d'acqua, è completato ed è costato 750mila euro», spiega Di Dio, insieme al conservatore dell'Arena Sergio Menon, «e gli altri tre serviranno due milioni 100mila euro. Altri 200mila euro sono stati già impiegati per pulire i volti dei 12 ingressi».
Ma non è finita. «Stiamo procedendo con la pulizia degli interrati, cioè quattro gallerie, che terminerà nel marzo prossimo, e in questo caso abbiamo impiegato altri 300mila euro», prosegue l'assessore all'edilizia pubblica, «e poi dobbiamo completare il consolidamento e la pulizia dell'ala dell'Arena, cominciata tre anni fa, entro giugno. E con la sigillatura e l'imperniatura delle pietre saranno alla fine altri 900mila euro». È un continuo salasso, restaurare e conservare l'Arena, che richiederebbe almeno un milione l'anno da spendere. Finora il Comune è riuscito a barcamenarsi, ma certo non si prospettano chiari di luna. «Ecco perché avevo proposto ai commercianti di far destinare ai clienti di bar e ristoranti 0,50 euro sulle consumazioni o di proporre a mecenati di adottare un monumento o un pezzo di monumento», conclude Di Dio, «perché le risorse necessarie alla conservazioni sono sempre numerose».
La giunta comunale intanto dovrà approvare un piano di opere pubbliche di assoluta emergenza — per coprire buche nelle strade e nei marciapiedi, per sistemare danni improvvisi a impianti negli edifici pubblici, come scuole e uffici — attingendo a circa un milione e mezzo di euro ricavato dagli oneri di urbanizzazione e spendibili solo per interventi straordinari per opere pubbliche. Ieri gli assessori Padovani (circoscrizioni), Corsi (viabilità e infrastrutture), Di Dio, Benetti (edilizia scolastica), Sboarina (edilizia sportiva) e il dirigente del settore strade per l'assessore Pisa si sono incontrati con i dirigenti dei settori per dare le priorità. Che ammontavano a una decina di milioni. Da spendere però c'è solo un milione e mezzo.
http://www.larena.it/stories/Cronaca/317258__arena__allarme_sicurezza_servono_altri_tre_milioni/

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