domenica 29 gennaio 2012

SEI COMUNISTA? TI PERDONANO TUTTO

Sei un simpatico giovanotto comunista dedito alla violenza ed agli scontri con la polizia? Nessun problema, arrivano subito i tuoi compagni più grandi a liberarti dai guai...Leggete un po' questa lettera di solidarietà ai rossi recentemente arrestati per i reati commessi durante le manifestazioni contro la Tav:

Semplicemente solidale con Zeno e gli altri arrestati.Ma con Zeno in particolare che conosco come ragazzo intelligente, pacifico e generoso.Zeno è un amico ed è stato mio compagno in tante iniziative e lotte qui a Verona contro le ingiustizie.Non c'è notarella poliziesca del Dott. Iacarino o calunnia mascherata da pezzo giornalistico di A. Vaccari che mi faccia cambiare idea.Con Zeno sono stato anche In Val di Susa nel luglio scorso, e, al contrario dell'accusa che lo ha imprigionato, allora non ho visto niente di diverso fatto da Zeno se non un aiuto concreto ai valligiani per difendere il loro territorio da un'occupazione militare finalizzata alla devastazione ambientale.In quest'Italia in cui corrotti e mafiosi non solo girano per le strade ma siedono in parlamento; in quest'Italia in cui poliziotti violenti ricevono promozioni od encomi; in quest'Italia in cui ai fascisti viene permesso di organizzarsi, fino a poter liberamente compiere omicidi (Tommasoli, Samb Modou, Diop Mor, e molti altri); in quest'Italia, chi ha il coraggio di lottare per difendere i territori violentati dalle incursioni dell'interesse economico, chi ha il coraggio di stare a fianco dei senzacasa e dei migranti, chi ha agito quotidianamente per difendere i beni comuni, chi ha speso tanto del proprio tempo e della propria energia contro le ingiustizie... chi ha avuto il coraggio di fare tutto questo ha ricevuto in passato botte e minacce e si trova oggi sbattuto in prigione dal team di magistrati coordinato da uno facile ai teoremi contro i movimenti, Caselli, e sui giornali da una "giornalista" che lo accusa di essere un pericoloso violento, forse quasi un terrorista (per la cronaca ricordiamo a questa giornalista che Zeno non ha al momento nessuna condanna!).Tristezza e rabbia.Ma tant'è. Non credano i Caselli, le digos, le Vaccari di ridurre al silenzio le lotte. Nè in Valsusa né altrove questo accadrà.Chi esulta per l'arresto di Zeno è solo un poverino, nient'altro.Ciao Zeno, ci rivediamo fuori di lì.

Gianluca Coeli (insegnante)

Nessun commento:

Posta un commento