Tenere alta la tensione, soprattutto in vista delle elezioni, per «far voltare pagina al partito» e per «rinsaldare l'alleanza con Tosi». È il manifesto di Davide Bendinelli, consigliere regionale del Pdl e neo coordinatore cittadino, eletto con vicario Umberto Trazzi, vincitore per 112 voti su Alessandro Rupiani al congresso cittadino. «È l'ora aprire una nuova pagina di democrazia e partecipazione, finora grande assente», dichiara Bendinelli, «per cui convocherò i dirigenti del partito e gli amministratori per concordare con loro sia la linea politica da adottare sia quella comportamentale, stabilendo regole precise, per evitare azioni che ledano l'immagine del Pdl. Credo ci siano condizioni per ristabilire quel rapporto di confronto e fiducia anche con il sindaco che vi era all'inizio di questa legisltaura». Per le elezioni, aggiunge, «aprirò un confronto con tutti partiti, in primo luogo con il sindaco, per portare al centro del dibattito le scelte amministrative. Ho conosciuto Rupiani, mi ha fatto un'ottima impressione personale e mi auguro con lui e il suo gruppo di instaurare un buon rapporto. Ringrazio chi ha lavorato per questo magnifico risultato: i consiglieri comunali ex Forza Italia, gli assessori Di Dio, Montagna e in particolare Giacino, e poi Giancarlo Conta e Paolo Danieli». Quanto alla proposta di congresso unitario, Bendinelli dice che «non è stata avanzata da me o da miei referenti, ma chiesta dall'assessore Polato su indicazione dell'avvocato Bisagno. E preciso: non ho instaurato alcun accordo politico con il consigliere Maschio. Gli ho proposto di entrare nella mia lista ma ha rifiutato e non si è schierato». Rupiani, con il candidato vicario Matteo Gelmetti, ex An, entrerà nel coordinamento comunque: «Il mio mandato era chiarire chi stava dentro o fuori dal Pdl, ma anche far trovare unità e coesione nel partito. Ora, nel rispetto delle maggioranze e delle minoranze, lavorerò ancora con questo obiettivo». E Maschio, consigliere comunale, ex An, dichiara: «Nonostante il disagio per un congresso di scontro così duro, ho cercato di portare a votare il più possibile dei miei amici iscritti. Non ho dato voti a Bendinelli, che mi aveva proposto la candidatura a vicario ma non ho accettato. Mi riferiscono di due voti per Bendinelli con preferenza con il mio nome. Inutile per me, perché non ero candidato e del tutto irrilevanti per il risultato finale, che sembrano lo strano scherzo di qualcuno». Paolo Danieli, ex senatore di An, fondatore del gruppo L'Officina, saluta con favore la vittoria di Bendinelli a cui, dice, «ha dato un contributo derterminante l'Officina. Mi auguro che ora comincia una effettivo rinnovamento della classe dirigente del Pdl».
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