I capi, grazie anche al tam-tam di Internet, sono stati venduti in poche ore. L'iniziativa - che ha uno scopo benefico in quanto parte del ricavato sarà devoluta al progetto "Inizia da te" di Green Cross Italia, la Ong nata nel 1992 per volere di Mikhail Gorbaciov - è stata tanto appetitosa da provocare lunghe file in varie città fin dall'alba, con spintoni e risse che in qualche caso hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. A molti è tornato alla mente quanto accaduto appena un mese fa a Roma, quando l'apertura di un megastore di elettronica con maxisconti su tutta la merce ha mandato in tilt la capitale. A Firenze, più di 400 persone si sono messe in fila dalle 6 di stamani, con qualche spintone, per acquistare uno dei 250 piumini low cost, in vendita a partire dalle ore 11. Intorno alle 10 la situazione si è fatta difficile: le persone occupavano completamente la strada rendendo impossibile il passaggio di ambulanze, taxi e altri mezzi. Così il direttore del grande magazzino ha chiesto il soccorso delle forze dell'ordine, per evitare che si creassero incidenti. Gli agenti si sono fatti strada tra la folla e hanno ordinato le persone in fila, lasciando uno spazio libero al passaggio dei mezzi di soccorso. A Verona, stessa scena a partire dall'alba, ma lì i diverbi sono stati piuttosto accesi tanto da richiedere l'intervento dei vigili urbani e della polizia, che hanno sospeso la vendita. In fila, tra gli altri, anche i giocatori di una squadra di calcio locale. Code anche a Venezia e nelle altre città venete, ma senza problemi. La polizia è dovuta intervenire anche a Salerno, dove gli acquirenti hanno preso letteralmente d'assalto il negozio Coin per accaparrarsi il piumino cult. A Milano si è formata una coda di 300 metri, da piazza 5 giornate al Palazzo di giustizia, per riuscire a comperare uno dei 400 piumini in vendita. In brevissimo tempo si sono radunate migliaia di persone e i piumini si sono esauriti in una ventina di minuti. Code anche negli altri punti vendita di Coin della Lombardia.
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/243868
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